La diminuzione del visus è certamente un sintomo importante e talvolta impressiona il paziente.
L’anamnesi è fondamentale per inquadrare il sintomo, bisogna valutare la modalità di insorgenza, la durata del sintomo, chiedere se ci sono malattie generali, conoscere eventuali pregressi del sintomo.
Diverse cause possono determinare la riduzione visiva:
fattori vascolari generali ed insiti nell’ occhio,
cause retiniche,
il glaucoma,
cause tossiche,
cause neurologiche,
fattori di tipo funzionale e psicologico,
fattori di tipo traumatico.
Esiste una perdita transitoria dell’acuità visiva in cui la visione torna normale entro le 24 ore, spesso da pochi minuti ad un’ ora.
Una delle cause più frequenti è lo spasmo della arteria centrale della retina che in genere colpisce i giovani e talvolta le donne durante le mestruazioni, può durare dai 30 secondi a 2/3 minuti. Più rara una perdita di pochi secondi bilaterale dovuta ad un’edema della papilla ottica.
Una perdita di pochi secondi in genere su di un occhio (amaurosi fugace) può essere dovuta ad un TIA, attacco ischemico transitorio.
L’ Emicrania oftalmica è una delle cause più frequenti di annebbiamenti o disturbi visivi transitori, il disturbo può durare anche fino a 20/30 minuti e sfocia il più delle volte in una cefalea violenta ed invalidante. Altre cause meno comuni di perdita transitoria possono essere il glaucoma, uno sbalzo improvviso della pressione arteriosa o una lesione del sistema nervoso centrale.
Gli annebbiamenti visivi transitori della durata da pochi minuti ad alcune ore possono essere provocati da intolleranza a farmaci assunti per via generale come : alcuni antibiotici , il litio ed alcuni neurolettici, la digitale ed alcuni antiinfiammatori.
L ‘annebbiamento visivo più o meno marcato può avere una durata superiore alle 24 ore.
Possiamo avere una perdita improvvisa senza alcun dolore come nel caso della occlusione di una arteria o vena della retina, una neuropatia del nervo ottico, una emorragia del vitreo spontanea ed un distacco della retina.
L’intossicazione per ingestione di metanolo, per esempio, provoca una perdita improvvisa senza dolore e della durata anche di più giorni.
L’annebbiamento visivo graduale e senza alcun dolore ha cause oculari più frequenti come la cataratta, il glaucoma cronico ad angolo apert , la degenerazione maculare senile, le neuropatie od atrofie del nervo ottico.
La retinopatia diabetica ed ipertensiva determina talvolta una perdita improvvisa ed in altri casi un abbassamento progressivo.
In alcuni casi il sintomo visivo può essere accompagnato da dolore più o meno marcato come ad esempio per:
un glaucoma acuto per chiusura dell’ angolo;
una neurite ottica in cui il dolore si evidenzia nei movimenti oculari;
uveiti acute, endoftalmiti evenienze rare ma altrettanto gravi;
idrope corneale nel cheratocono.
Esistono poi delle cause post-traumatiche che determinano un annebbiamento della vista come la lussazione del cristallino o la cataratta traumatica, le perforazioni o rotture del bulbo oculare, emorragie o distacchi del vitreo e della retina.